La Liguria è una regione dotata di enorme varierà di ecosistemi diversi, divisa com’è tra zone costiere, collinari, vallate e monti, dona magnifici spettacoli autunnali. Sarò di parte, ma secondo me è una delle zone d’Italia migliori per ammirare il fenomeno del foliage.
Il termine, a differenza di quanto si possa pensare, non ha origine francese, bensì anglosassone, e indica proprio il fenomeno della trasformazione cromatica della vegetazione che contraddistingue la stagione autunnale.
Ultimamente molto rinomate tra gli amanti della natura le escursioni autunnali in Liguria. Questa stagione, oltre che essere il momento ideale per raccogliere funghi e castagne, perme di assistere al magnifico quadro impressionista donato dal trascolorare del fogliame. È il momento dell’anno, in cui le piante a foglia caduca cominciano a immagazzinare clorofilla per proteggersi dalle gelate invernali. Le foglie iniziano a sfumare dal verde estivo, al giallo dorato, arancione e, infine, ai rossi e toni bruni che ne anticipano la definitiva caduta a terra.
Il caleidoscopio di colori si amplia in un’infinita rifrazione che si specchia sulle acque dei laghi e dei torrenti, rendendo i sentieri e i percorsi di trekking veri e propri tappeti soffici di foglie che attutiscono il calpestio e i rumori dei passi, trasformano l’ambiente in una scenografia calda e rilassante.

L’autunno in Liguria, dalla zona costiera verso l’entroterra collinare e montuoso, da ponente a levante offre innumerevoli sentieri suggestivi, ciascuno caratterizzato da una sfumatura cromatica, profumi e luci diverse.
- Autunno in Liguria: quando è possibile vedere il foliage
- Foliage nel Parco Nazionale delle Cinque Terre
- Foliage nel Parco di Portofino
- Foliage in Val Fontanabuona
- Foliage nel Parco dell'Aveto
- Foliage nel Parco dell'Antola
- Foliage nel Parco della Beigua
- Foliage nel Parco delle Alpi Liguri
- Foliage nel Parco di Montemarcello
- Foliage sull'Altopiano delle Manie
Autunno in Liguria: quando è possibile vedere il foliage
L’autunno comincia ufficialmente il 22 settembre, tuttavia la regione ligure, contraddistinta per la sua intera longitudine dalla presenza del mare, presenta un clima più mite e temperato rispetto ad altre regioni d’Italia, per cui i fenomeni tipicamente autunnali si presentano leggermente più tardi.
Il periodo migliore per vedere il foliage in Liguria dipende molto dalla zona e dalle temperature dell’anno in corso. In generale tutto il mese di ottobre e la prima settimana di novembre sono, senza ombra di dubbio, i periodi migliori in cui fare escursioni in boschi e parchi naturali per ammirare uno scenario davvero suggestivo.
Numerosi e diversi sono i sentieri e le zone ideali per trekking, passeggiate, mountain bike e escursioni a cavallo: dalla costa, scendendo per le vallate dell’entroterra, addentrandosi in zone boschive fitte che si aprono su laghi o salgono ad anello sulle cime dei monti. I sentieri sono generalmente ben segnalati e ben visibili.
Tuttavia, data la stagione, è sempre consigliabile essere attrezzati e prestare le dovute precauzioni e attenzioni. L’umidità all’interno dei boschi può far scendere fitte nebbie, le temperature possono calare all’improvviso e la pioggia è sempre un’eventualità. È perciò consigliabile indossare un abbigliamento adeguato che prevede scarpe da trekking, indumenti a strati, con giacche antipioggia e antivento.
È difficile individuare le zone migliori dove fare trekking in Liguria in autunno, tuttavia ci sono alcune località e alcuni percorsi che meriteranno di essere percorsi almeno una volta.

Foliage nel Parco Nazionale delle Cinque Terre
Una delle aree più amate dal turismo estivo, si trasforma in autunno in una delle maggiori zone di interesse naturalistico. Questo nonostante la vegetazione tipica della zona costiera sia prevalentemente composta da piante sempreverdi. Nonostante questo, la presenza di vigneti e altri tipi di vegetazione, rendono il fenomeno del foliage davvero unico.
La flora delle Cinque Terre è caratterizzata da pini marittimi, pini di Aleppo, sugheri e castagni che si stagliano alle spalle di arbusti selvatici come rosmarino, timo e lavandula. Alle spalle delle mille sfumature di blu del mare, si stagliano zone collinari che penetrano nell’entroterra seguendo il corso dei torrenti o dipanandosi tra zone terrazzate e coltivate a ulivi, limoni e vigneti che durante la vendemmia e nel periodo immediatamente successivo donano calde sfumature rosse e brune al paesaggio, con viste a 360° sul golfo.
Foliage nel Parco di Portofino
Esattamente sopra il famoso porticciolo del borgo marittimo più famoso della Liguria, si staglia una zona naturalistica protetta: è il Parco di Portofino, da cui si irradiano diversi chilometri di sentieri che attraversano il promontorio.
La vegetazione risente ovviamente della stretta vicinanza del mare, anche se quella più interna è tipicamente mediterranea, con castagneti e boschi di noccioli. L’influenza del mare, inoltre, amplia anche le escursioni climatiche, che durante l’autunno possono essere a volte notevoli.
Molti sono gli itinerari escursionistici che attraversano l’area, alcuni dei quali anche piuttosto impegnativi e che richiedono un certo allenamento.
La zona ha un alto valore panoramico, per cui varrebbe la pena di percorrere almeno l’itinerario verso Semaforo Nuovo che risulta, probabilmente, il più agevole e breve. Dalla chiesa della frazione di San Rocco di Camogli, appena oltrepassate le case del borgo, si apre un sentiero inizialmente in salita che, dopo aver superato alcune abitazioni tipicamente liguri, si addentra direttamente nel bosco. La camminata non è lunga, né troppo faticosa e in circa un’oretta si può raggiungere la località si Semaforo Nuovo, da cui godere del panorama che si apre sul Golfo Paradiso e sul Golfo del Tigullio: immersi nel rosso e nell’arancione della vegetazione si resta come abbagliati dal contrasto con il blu del mare.
Foliage in Val Fontanabuona
La Val Fontanabuona si caratterizza, in autunno, per il giallo e il rosso dei vigneti autoctoni, denominati Scimiscià che, in dialetto ligure, significa cimiciato, puntinato (dai puntini bruni presenti sugli acini di questi vitigni antichi a bacca bianca). La valle è contornata dai monti più elevati che la proteggono dal vento, mantenendola temperata. I sentieri sono facili da percorrere salendo dolcemente sulle terrazze coltivate.

Foliage nel Parco dell’Aveto
Il fenomeno del foliage vicino a Genova, in questo caso nell’entroterra di Chiavari, regala uno degli spettacoli più mirabili di tutta la Liguria. Non a caso, il Parco naturale regionale dell’Aveto è considerato uno dei luoghi più rinomati per le escursioni autunnali.
Si tratta di una vasta area protetta a livello geologico, faunistico e floristico, dove è possibile passare da ambienti naturali anche molto diversi, zona densa di castagneti, boschi di noccioli, faggi e querce.
Si tratta di una zona molto interessante che prevede innumerevoli sentieri e percorsi di trekking che si addentrano in zone di fitti boschi, per poi aprirsi su laghi, vallate e zone rurali, dove ancora oggi sono visibili edifici storici e rurali di grande valore, come ad esempio la Miniera di Gambatesa, il Museo del Bosco, il Giardino Botanico o l’ex Colonia Devoto. Tutto il parco è attraversato dall’Alta Via dei Monti Liguri, che funge da asse direzionale principale e da cui si diramano sentieri più o meno ripidi e difficoltosi da percorrere, dai quali è possibile raggiungere numerose località panoramiche.
Tra i percorsi più agevoli o più caratteristici ci sono sicuramente l’anello del Lago delle Lame e l’escursione sul Monte Caucaso.
Il Lago delle Lame (uno dei pochi della regione di origine glaciale) rappresenta il cuore centrale del bosco ed è circondato dalle cime maggiori dell’Appennino Ligure, offrendo in autunno uno spettacolo cromatico magnifico, con le cime che si specchiano sulla superficie dell’acqua che, a sua volta, cambia tonalità in base alla temperatura.Dal lago parte anche un percorso piuttosto semplice che, tra faggi e abeti, conduce alle stupende Cascate della Ravezza.
Il Monte Caucaso, invece, propone un paesaggio diverso: si tratta di un monte di arenaria, la cui sommità raggiunge i 1245 metri di altitudine. Il percorso ad anello permette di raggiungere la cima in circa due ore di camminata, per un dislivello totale di circa 400 metri. Il versante sud è più ripido ed erboso, mentre a nord la dorsale declina dolcemente tra i faggeti.
Il percorso considerato forse il più panoramico, però, è l’anello della Scoglina, che attraversa le valli e da cui è possibile raggiungere il Monte Caucaso. Il sentiero si snoda per circa 10 km, con dislivello di 300 metri, per un tempo stimato di percorrenza di circa 4 ore. L’anello della Scoglina mette in comunicazione la Val Trebbia con la Valle di Fontanabuona e la Val d’Aveto, tramite sentieri che attraversano i boschi di faggi e abeti, ricongiungendosi poi con l’anello del Monte Caucaso.
Altro itinerario degno di nota è il trekking ad anello sul Monte Zatta, dove si trova una delle faggete più fitte e ricche dell’intera zona. Il percorso è leggermente più difficoltoso dei precedenti e fortemente a rischio nebbia a causa dell’umidità che la vegetazione boschiva genera in autunno. Il percorso segue il versante nord del monte, zona caratterizzata da piccole grotte scavate nelle roccia che servivano per conservare la neve (chiamate, appunto neviere).
Nella zone del comune di Borzonasca, infine, si può imboccare anche il sentiero ad anello che porta al Lago di Giacopiane, bacino artificiale realizzato negli anni ’20 per produrre energia elettrica. Il lago è esteticamente meraviglioso e dona un panorama che merita di essere ammirato: circondato da boschi e foreste di faggi, castani, abeti e pini che in autunno diventano di mille sfumature intense e calde, modellati nella tipica conformazione a bandiera per effetto del vento.
La zona che circonda il lago, inoltre, è resa ancora più affascinante dalla presenza di cavalli selvaggi che ormai da 15 anni vivono liberi tra i boschi. Il percorso è lungo circa 4 km, piuttosto pianeggiante e assolutamente idoneo alle escursioni con i bambini.
Foliage nel Parco dell’Antola
La zona tra l’entroterra genovese e l’Appennino Ligure è interessata dalla riserva protetta del Parco dell’Antola, il cui omonimo Monte Antola fa da spartiacque tra le province di Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza.
Numerosi itinerari ripercorrono strade e mulattiere storiche che servivano come vie di commercio, mettendo in comunicazione diretta la zona costiera con l’interno della regione (come, ad esempio, la Via del Sale). La vegetazione è molto ricca e diversificata, passando dalla flora tipicamente collinare a quella più montuosa, con sfumature di colori assolutamente meravigliose. Si tratta di una zona ricca di resti di manieri, castelli ed edifici antichi, da cui hanno origine anche i torrenti Scrivia e Trebbia.
Uno dei percorsi più semplici e adatti anche ai bambini è proprio quello che da Casa del Romano sale sul versante del Monte Trebbia (circa 250 metri di dislivello), seguendo un percorso panoramico tra boschi fitti e ricchi di vegetazione che si alternano a zone di pascolo, prati e valli erbose.
Un altro itinerario perfetto per l’escursioni panoramiche autunnale è quello che corre attorno al Lago di Brugneto, il più grande della regione. Il lago è circondato da una rigogliosa vegetazione (in particolare faggi) che si specchiano direttamente sull’acqua e che con i colori rossi e dorati di ottobre diventa un vero e proprio quadro impressionista.
Proseguendo sul sentiero dei Castellani, si raggiunge il Castello della Pietra, visitabile dal 1 novembre, tutte le domeniche e i giorni festivi.

Foliage nel Parco della Beigua
Il Parco del Beigua è un’area protetta tra la provincia di Genova e quella di Savona. In particolare, sono due le zone particolarmente interessate dal fenomeno del foliage, ovvero il percorso ad anello della Foresta della Deiva e l’escursione del Passo del Faiallo. Si tratta della più vasta zona naturalistica della Liguria, che dal 2015 è stato definito sito dell’UNESCO, con i suoi 8715 ettari di zona boschiva, ricca di flora rigogliosa e fauna protetta (sono presenti numerosi esemplari di gufo e aquila reale).
Tra la fine di settembre e l’inizio di novembre è possibile assistere a fenomeni cromatici di mille riflessi dorati, percorrendo il percorso ad anello della Foresta della Deiva, che prevede la strada forestale che parte da Sassello, tra abeti rossi, di Douglas e faggeti.
Il Passo del Faiallo, invece, raggiunge un altitudine du 1044 metri, per cui è necessario essere adeguatamente attrezzati, soprattutto contro freddo e vento. Si raggiunge seguendo l’Alta via dei Monti Liguri, per un percorso abbastanza lungo: in effetti, questi sono tra gli itinerari più impegnativi e lunghi della regione, con diversi chilometraggi e certi dislivelli.
In alternativa è possibile raggiungere il Passo del Faiallo in auto e percorrere il bellissimo trekking al Monte Reixa e Monte Argentea.
Foliage nel Parco delle Alpi Liguri
Questa zona dell’estremo Ponente, conduce dalla provincia di Imperia fino al confine con la Francia.
Grande è la varietà della flora e della fauna presente nel Parco delle Alpi Liguri. Imperdibile una passeggiata nel Bosco di Rezzo, in Valle Arroscia, che rappresenta la più estesa faggeta ligure, nonché la più panoramica con vista sulle Alpi liguri e su quelle francesi.
Foliage nel Parco di Montemarcello
L’area del Parco di Montemarcello comprende diversi comuni che rientrano nella provincia di La Spezia. L’area più esteticamente interessante dal punto di vista naturalistico è indubbiamente quella che da Lerici raggiunge il Promotorio del Caprione.
Molti sono gli itinerari diversi e molte le escursioni possibili, ma il sentiero che attraversa il borgo di Montemarcello, attraversando i torrenti Magra e Vara. Tra boschi selvatici di cerri e roverelle è di certo uno dei più caratteristici.
Foliage sull’Altopiano delle Manie
Concludiamo citando una delle zone dell’entroterra che, durante la stagione autunnale, regalano tra gli spettacoli migliori di foliage. Si tratta dell’altopiano delle Manie, un luogo fiabesco nell’entroterra tra Finale Ligure e Spotorno. Qui ad un’altitudine di 285 metri s.l.m., si estendono boschi di lecci e castagni che in autunno si colorano di giallo, rosso e arancione sangue, contrapponendosi coi toni bruni dei vigneti che si stagliano sulle terrazze a strapiombo sul mare azzurro, donando uno spettacolo naturale magico.
Hai altri luoghi o escursioni da consigliare su dove vedere il foliage in Liguria? Conosci altri posti in cui fare passeggiate in autunno vicino a Genova? Lascia un commento qui sotto!

Propongo i bellissimi sentieri della foresta della Barbottina accessibili dal colle del Melogno. Buone passeggiate ed escursioni a tutti e non dimenticate la macchina fotografica.
Grazie del suggerimento!! La Foresta della Barbottina me l’ero dimenticata, ma effettivamente è bellissima! Nei prossimi giorni la aggiungo all’elenco