Cosa fare a San Miniato: un weekend enogastronomico in Toscana

In cerca di idee per un weekend enogastronomico indimenticabile in una delle gemme della Toscana? Non posso negarlo: San Miniato per me è stata una vera scoperta.

Questa cittadina incastonata tra le colline verdi e rigogliose, dove il profumo di tartufo e vino si mescola nell’aria, è perfetto per un fine settimana alla scoperta dei sapori più autentici della zona e delle tradizioni locali.

Due giorni intensi, in cui ho avuto modo di lasciarmi sorprendere dai tesori nascosti di San Miniato, oltre che scoprire il meglio della sua enogastronomia e delle sue attrazioni turistiche. Un’esperienza unica, dove la storia e la cultura si fondono con il piacere del palato. Pronti a partire per questa avventura culinaria?

La storia del borgo

La storia di San Miniato ha inizio in epoca etrusco-romana, quando veniva impiegata come stazione militare. L’origine del borgo vero e proprio si deve ai Longobardi, che edificarono proprio qui una chiesa dedicata al santo dal quale la città prende il nome.

Nei secoli seguenti, San Miniato vide susseguirsi grandi condottieri che calcarono le sue terre, come Ottone I e Federico Barbarossa, ai tempi del quale il borgo si schierò dalla parte dell’imperatore, divenendo a tutti gli effetti comune ghibellino protetto da una Rocca fortificata. Tuttavia, a seguito della dominazione angioina, il borgo venne annesso alla Lega Guelfa, alla Repubblica Fiorentina e, infine, alla Provincia di Pisa.

Parte del comune di San Miniato (in particolare la parte di San Miniato Basso) venne raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, che non risparmiò neppure la Rocca. In questo frangente, la città fu anche teatro di numerosi scontri, inclusa la strage che ebbe luogo nel Duomo il 22 luglio 1944, e che costò la vita a più di 50 persone.

san miniato pisa toscana borgo tartufo
San Miniato, il borgo del tartufo

Cosa vedere a San Miniato

La ricchezza culturale e storica di San Miniato permea le sue strade e i suoi monumenti, alcuni dei quali sono dei punti di interesse davvero imperdibili per qualsiasi turista. Scopriamo cosa vedere a San Miniato.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio

Iniziamo dunque con una visita dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio. La struttura ricalca lo stile romanico pisano, con una facciata rivestita da mattoni rossi e decorata con 26 inserti in ceramica. All’interno, invece, il rinascimentale e il barocco si fondono, caratterizzando lo scenario della strage del 1944.

Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio San Miniato
La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio, San Miniato

La Chiesa della Santissima Annunziata

Tra gli edifici religiosi, merita una visita anche la Chiesa della Santissima Annunziata, al cui esterno rivestito in laterizio si contrappone un interno generoso di affreschi e decorazioni sontuosi, che giungono fino alla celebre cupola. 

Il Palazzo del Seminario Vescovile

Simbolico è anche il palazzo del Seminario Vescovile, un enorme edificio rinascimentale costruito seguendo la linea delle mura e in seguito ampliato, testimone dell’importanza culturale che il borgo rivestì fin dai tempi antichi della sua storia. 

Palazzo del Seminario Vescovile San Miniato
Il Palazzo del Seminario Vescovile, San Miniato

Il Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale racconta secoli di storia, durante i quali fu passato di mano in mano e subì continue modifiche e ampliamenti a seconda dei desideri dei signori del tempo. All’interno di questo edificio, merita una menzione la Sala delle Sette Virtù, adibita alle scelte che riguardavano il borgo quando era un comune libero e magnificamente affrescata con raffigurazioni sia di carattere sacro che civile.

La Rocca

Non si può infine lasciare San Miniato senza aver visitato la Rocca fatta costruire da Federico II di Svevia negli anni Venti del Duecento. Dalla cima del colle di San Miniato, l’edificazione iniziò dalla torre, che per molto tempo venne adibita a luogo di reclusione per i prigionieri politici. Distrutta nel corso della Seconda Guerra Mondiale, venne ricostruita fedelmente nel 1958 e, accerchiata dalle sue numerose torrette, offre una vista mozzafiato sulla città e sul panorama toscano circostante.

Rocca San Miniato
La Rocca di San Miniato

Cosa fare a San Miniato: esperienze e degustazioni

Il borgo di San Miniato è caratterizzato da uno spirito vivace e generoso, che ha molto da offrire a chi desidera trascorrere un week-end in Toscana all’insegna della storia, della cultura, ma anche di esperienze uniche che consentano di immergersi a 360 gradi nel territorio e nella sua forte personalità. Se, da una parte, non mancano mai le rassegne teatrali e i concerti di musica classica, dall’altra il re indiscusso di San Miniato è il tartufo bianco, un prodotto talmente pregiato che ad esso è dedicato anche un festival che rappresenta il cuore pulsante della vita in questa cittadina medievale.

La sagra del tartufo

Ben due terzi dei boschi che circondano il borgo sono costantemente battuti dai cercatori di tartufi, per via dell’abbondanza con la quale questo prezioso prodotto cresce spontaneamente sotto il terreno della zona. In nome di questa ricchezza è stata allestita la sagra del tartufo, che ha luogo dal secondo al quarto fine settimana di novembre. Indubbiamente un’attrazione per i turisti che desiderano trascorrere un week-end enogastronomico in Toscana, ma anche evento fondamentale per celebrare la qualità di un fungo che, in questa regione, dà il meglio di sé in quanto a proprietà organolettiche e perfezione del gusto.

In realtà, sarebbe più corretto parlare di tartufi al plurale, in quanto San Miniato ne offre diverse varietà, e questo è il motivo per cui il mercato del tartufo bianco è attivo in tutte le stagioni. Ad esempio, il protagonista della Mostra Mercato è indubbiamente il Tuber Magnatum Pico, che si può trovare durante i mesi autunnali, ma nella frazione di Cigoli è molto popolare e apprezzato il tartufo marzuolo, che invece è prevalentemente primaverile. Infine, in estate si raccoglie il tartufo nero detto Scorzone.

Le ricerche, naturalmente, si svolgono in compagnia di un fido aiutante, ovvero il cane da tartufo: si tratta di animali che vengono accuratamente selezionati al preciso scopo di divenire esperti nell’individuazione di questo preziosissimo frutto della terra lungo sentieri poco conosciuti e la cui collocazione viene tramandata all’interno delle famiglie.

La caccia al tartufo

Non solo i cacciatori professionisti, ma anche i visitatori possono cimentarsi nella caccia al tartufo, supportati proprio da una guida e dal suo fido cane da tartufi. Esistono infatti diverse realtà che promuovono questa attività allo scopo di favorire la formazione di un legame tra il turista e il territorio, e di conseguenza lo sviluppo di una maggiore sensibilità e rispetto per i suoi prodotti.

Io ho avuto l’onore di partecipare ad una caccia al tartufo organizzata dall’azienda Tartufi Nacci. Che dire? Sicuramente una delle esperienze più divertenti, entusiasmanti e arricchenti fatte in questa zona!

Durante la caccia ho percorso i sentieri segreti del tartufo, alla ricerca di frutti stagionali con il simpatico e prezioso aiuto di Birba e Maya, due meravigliosi cani da tartufo. L’esperienza dura circa un’ora e mezza e si svolge lungo le stradine che attraversano i boschi. Durante l’attività, verranno illustrate in maniera esaustiva le modalità di allevamento e addestramento dei cani, che potranno essere visti in azione mentre dissotterrano alcuni tartufi.

La seconda parte della proposta prevede il rientro in azienda, in una località facilmente raggiungibile e poco distante dal borgo: qui verranno raccontate le caratteristiche e le curiosità relative al tartufo, oltre che, ovviamente una degustazione di tartufo! All’interno si possono anche acquistare i loro prodotti, i quali non includono solamente tartufi di stagione ma anche golosità (oli, salse, creme) realizzate proprio a partire da questa materia prima in modo da poter accompagnare numerosi tipi di piatti con il sapore inconfondibile del tartufo di San Miniato.

Degustazioni di vini

Chi, invece, è in cerca di una degustazione di vini locali, non posso non consigliare la proposta di Cupelli Vini: un’esperienza che mi è davvero rimasta nel cuore! L’azienda si occupa di tramandare processi di vinificazione genuini per ottenere prodotti d’eccellenza.

Chi ama i vini non può perdere l’occasione di assaggiare queste prelibatezze in una delle degustazioni organizzate dall’azienda, che accoglie singoli, coppie e gruppi fino a 20 persone. Questa attività prevede una completa immersione nella natura, esplorando i vigneti di Marzana, nel cuore della Valle di San Miniato. Durante il tour degli esperti illustreranno i processi che regolano la produzione di queste eccellenze del territorio e, in seguito, condurranno i visitatori sotto un gazebo (o nel nostro caso, vista la pioggia, nella bellissima sala interna) dove potranno gustare un pic-nic a base di sapori genuini accompagnati da due bottiglie di vini di produzione propria.

dove mangiare san miniato tartufo
Dove mangiare a San Miniato?

Dove mangiare a San Miniato: alla scoperta della cucina locale

Ogni visita che si rispetti merita anche la scoperta della tradizione culinaria locale e, nel caso di San Miniato, l’esperienza si rivelerà davvero piacevole. La cucina del luogo, infatti, riprende in maniera fedele i canoni di quella toscana, fortemente incentrata sulla lavorazione minimale di materie prime di eccellente qualità, che rappresentano parte della carta d’identità del comune di San Miniato. Ovviamente il protagonista assoluto non potrà che essere il tartufo, ma devono obbligatoriamente essere menzionate anche altre delizie, come il pecorino toscano e il prosciutto.

Nel concreto, per chi cerca qualche dritta sui luoghi in cui fare tappa, ecco i luoghi che ho avuto l’onore e la delizia di visitare personalmente.

La giornata non può non iniziare con una ricca colazione da Maurizio il Pasticcere, che sarà in grado di deliziare chiunque con dolcetti tipici, ma anche con le migliori ricette dell’arte dolciaria moderna, superbe nel gusto e bellissime da vedere.

Per il pranzo o la cena, niente di meglio di un locale in pieno centro, che rispecchi alla perfezione lo spirito della cucina nostrana e ben radicata nella tradizione. All’Osteria L’Upupa i piatti sono impreziositi dal tartufo bianco o nero o dai funghi porcini, in un vero trionfo delle ricchezze territoriali, che verranno preparate con passione rispettando i canoni tradizionali in un ambiente colorato e accogliente.

Per un’atmosfera più moderna, Soul è la meta perfetta per aperitivo, tapas, cena o un dopocena all’insegna della ricercatezza di sapori nuovi e di divertimento. Qui è possibile trovare letteralmente qualsiasi tipo di offerta, dai guastosissimi cocktail classici a proposte innovative!

visitare san miniato toscana
Il borgo di San Miniato

Come arrivare e dove parcheggiare

San Miniato si trova nel cuore della Toscana, a pochi chilometri da Pisa, Firenze, Lucca e Siena, ed è facilmente raggiungibile in auto attraverso la strada statale 67 Tosco-Romagnola, l’autostrada A1 uscita Firenze Scandicci e poi la superstrada Fi-Pi-Li, oppure l’autostrada A11 uscita Altopascio e poi la statale 439 fino a Fucecchio e poi la superstrada Fi-Pi-Li.

Una volta giunti a San Miniato, è possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio gratuito situato in via dell’Ospedale, nelle aree di parcheggio situate lungo la strada, oppure nel parcheggio a pagamento situato in Piazza del Popolo. Tuttavia, è importante tenere presente che il centro storico di San Miniato è pedonale e che vi sono limitazioni al traffico veicolare. A seconda della stagione, potrebbe essere meglio quindi parcheggiare l’auto fuori dalle mura cittadine e spostarsi a piedi o con i mezzi pubblici.

Per chi preferisce viaggiare in treno, la stazione ferroviaria di San Miniato Basso si trova lungo la linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno ed è ben collegata con le principali città della Toscana e del resto d’Italia. Una volta giunti alla stazione, è possibile prendere un taxi o un autobus per raggiungere il centro storico di San Miniato.

Per quanto riguarda gli autobus, San Miniato è servita dalle linee regionali degli autobus CTT Nord e da diverse linee di autobus privati, tra cui Flixbus e Itabus, che la collegano con molte città italiane ed europee. La stazione degli autobus si trova in viale Rinaldi, a breve distanza dal centro storico di San Miniato.

cosa fare a San Miniato
San Miniato: perfetto per un weekend enogastronomico in Toscana

Dove dormire

Chi desidera trascorrere un intero week-end in questo splendido angolo della Toscana, può indubbiamente scegliere dove alloggiare tra numerose strutture ricettive in zona. Naturalmente si trovano le classiche tipologie di servizi, come alberghi e B&B a San Miniato.

Se sei in cerca di una sistemazione particolare e economica, in grado di rendere ancora più unica questa esperienza, allora consiglio di dare un’occhiata a Le Finestre del Seminario, un rifugio escursionistico che si trova nel cuore dell’antico borgo e lungo il percorso della Via Francigena. Le stanze sono molto semplici e minimali, ma la particolarità dell’edificio in sé merita un approfondimento. Si tratta, infatti, di un ex seminario vescovile, il primo che venne edificato a San Miniato intorno al 1650. Già la sola facciata è un vero e proprio monumento, con le sue 30 rappresentazioni affrescate che raffigurano ciascuna una virtù, collegata alla corrispondente esplicazione del significato da parte di uno dei Padri della Chiesa. Un edificio che trasuda l’importanza del comune di San Miniato nell’aver scritto parte della storia della Toscana, che si offre ai visitatori per accogliere il loro riposo durante l’esplorazione di questi luoghi magici.

Domande Frequenti

Quanto tempo serve per visitare San Miniato?

Secondo me il tempo ideale per visitare San Miniato sarebbe un weekend, o comunque almeno due o tre giorni. Questo permette di esplorare la città con calma, visitare i suoi monumenti storici, assaporare la cucina locale e magari partecipare a eventi culturali o festival che potrebbero essere in corso durante il tuo soggiorno.

Per cosa è famosa San Miniato?

San Miniato è famosa principalmente per due cose: il tartufo bianco e la sua ricca storia. La città è rinomata per essere uno dei luoghi migliori al mondo per la raccolta del tartufo bianco pregiato, ed è famosa per il suo festival annuale del tartufo, che attira visitatori da tutto il mondo. Inoltre, San Miniato è un antico borgo medievale con una storia affascinante, caratterizzato da strade strette, mura medievali ben conservate e monumenti storici che testimoniano il suo passato ricco di eventi. Questa combinazione di gastronomia e storia rende San Miniato una destinazione ideale per un weekend in Toscana.

Cosa c’è da vedere a San Miniato?

A San Miniato, ci sono numerosi luoghi di interesse da visitare. Il borgo stesso è un affascinante labirinto di strade medievali, mura antiche e piazze pittoresche che meritano di essere esplorate a piedi. La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio è un capolavoro dell’architettura gotica con maestosi interni e una vista panoramica dalla sua torre. La Chiesa della Santissima Annunziata è un’altra gemma artistica con affreschi notevoli. Il palazzo del Seminario Vescovile è un esempio di architettura rinascimentale, mentre il Palazzo Comunale è un edificio storico con una facciata imponente. La Rocca è una rovina medievale che offre uno spettacolare panorama sulla città e sulla campagna circostante. In generale, San Miniato è una destinazione ricca di storia e bellezze architettoniche da scoprire.

Come andare a San Miniato?

San Miniato si trova nel cuore della Toscana ed è facilmente raggiungibile in auto tramite la strada statale 67 Tosco-Romagnola, l’autostrada A1 (uscita Firenze Scandicci) seguita dalla superstrada Fi-Pi-Li, o l’autostrada A11 (uscita Altopascio) seguita dalla statale 439 fino a Fucecchio e poi la superstrada Fi-Pi-Li. Attenzione che nel centro storico, il parcheggio è limitato e ci sono limitazioni al traffico veicolare. La stazione ferroviaria, San Miniato Basso, è collegata alle principali città toscane e italiane. Una volta giunti alla stazione, è possibile prendere un taxi o un autobus per raggiungere il centro storico di San Miniato.

Quanto costa il Tartufo di San Miniato?

Il costo del tartufo di San Miniato può variare notevolmente in base alla sua qualità, dimensione e alla stagione. Tuttavia, in genere, il tartufo bianco di San Miniato è considerato uno dei più pregiati al mondo e può avere un prezzo elevato. Durante la stagione del tartufo, che va da ottobre a dicembre, è possibile trovarlo nei mercati locali e dai produttori, ma i prezzi possono essere abbastanza alti, con cifre che vanno da alcuni centinaia a diversi migliaia di euro al chilo. Il costo può anche variare a seconda del mercato e della domanda, quindi è consigliabile fare una ricerca locale o chiedere a un esperto del settore per avere un’idea più precisa dei prezzi attuali.

Cosa vedere nei dintorni di San Miniato?

Nei dintorni di San Miniato, ci sono molte attrazioni interessanti da esplorare. A breve distanza in auto, puoi visitare le affascinanti città toscane di Pisa, Firenze, Lucca e Siena, ognuna con il suo patrimonio artistico e culturale unico. Inoltre, la campagna circostante è punteggiata da vigneti, oliveti e paesaggi rurali pittoreschi, offrendo l’opportunità di fare escursioni, passeggiate in bicicletta e degustazioni di vino nelle cantine locali. Se sei interessato alla storia e all’arte, puoi visitare anche borghi medievali nelle vicinanze come Vinci, la città natale di Leonardo da Vinci, o San Gimignano, famosa per le sue torri medievali.


Ringrazio il Comune di San Miniato e San Miniato Promozione per avermi invitata a vivere questa meravigliosa esperienza.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.