Il borgo di Civita di Bagnoregio sorge nel cuore delle Tuscia laziale, su una piccola altura circondata dalla meravigliosa Valle dei Calanchi. Si tratta di un luogo dal fascino indiscutibile, meta imperdibile per coloro che desiderano scoprire i luoghi più segreti del Lazio. Il borgo, anche chiamato “La città che muore”, è stato inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia ed è un vero e proprio gioiello da visitare almeno una volta nella vita. Scopriamo cosa vedere a Civita di Bagnoregio, come arrivare e tutte le altre informazioni utili da conoscere prima di partire alla scoperta di questo piccolo borgo.
INDICE
- Storia della Città che Muore
- Cosa vedere a Civita di Bagnoregio
- Il panorama dall’alto sul borgo dal Belvedere
- Il Ponte sospeso per raggiungere la città
- Porta Santa Maria
- La piazza principale e la Chiesa di San Donato
- I palazzi rinascimentali
- Il Museo geologico e delle frane
- La Grotta di San Bonaventura
- La vista sui “Ponticelli” dalla Rupe Orientale
- Il Giardino del Poeta
- Dove e cosa mangiare a Civita di Bagnoregio: piatti tipici e ristoranti
- Prezzi e Biglietteria
- Quando visitarla
- Come arrivare a Civita di Bagnoregio e dove parcheggiare
- Dove dormire a Civita di Bagnoregio e dintorni
Storia della Città che Muore
La storia di Civita di Bagnoregio ha inizio con gli Etruschi, che diedero vita al piccolo agglomerato urbano che si espanse fino ad avere l’aspetto che oggi conosciamo. La sua posizione strategica e la presenza del Fiume Tevere nelle vicinanze, diedero al borgo una grande importanza commerciale, rendendola un luogo di passaggio per mercanti e viaggiatori. Nel corso dei secoli, la piccola cittadina ha sempre dovuto lottare per la sopravvivenza. La forte erosione dell’altura su cui sorge, insieme ad alcuni violenti terremoti, ha causato notevoli danni al borgo, motivo per cui venne definita “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi. Ancora oggi il borgo è costantemente in pericolo per via dell’erosione dell’argilla e del tufo dei quali è costituita l’altura.
Cosa vedere a Civita di Bagnoregio
L’inesorabile destino di Civita di Bagnoregio contribuisce al suo fascino misterioso ed effimero. Camminando nelle sue stradine non si può che ammirare la forza di questo luogo, che con determinazione cerca di sopravvivere all’inevitabile. Nonostante questo, il borgo conserva ancora numerosi palazzi e angoli caratteristici da ammirare e da visitare. Il modo migliore di scoprire Civita di Bagnoregio è di perdersi all’interno delle sue strette viuzze senza seguire un itinerario predefinito. Così facendo, entrerete in contatto con la vera essenza del borgo, effimera e misteriosa, ma allo stesso tempo ricca di angoli suggestivi e affascinanti. Ecco cosa vedere a Civita di Bagnoregio.
Il panorama dall’alto sul borgo dal Belvedere
Uno dei luoghi migliori per fare foto e ammirare Civita di Bagnoregio all’alto, capace di rendere giustizia alla bellezza del borgo, è il Belvedere. Si tratta di una piccola piazzetta affacciata sulla Valle dei Calanchi che offre una vista privilegiata su Civita di Bagnoregio. Gli amanti della fotografia troveranno qui il luogo ideale per degli scatti emozionanti, ricchi di fascino e mistero. In particolare, vi consiglio di visitare il borgo in autunno, quando i colori della vegetazione creano un contrasto magnifico con le rocce argillose dei calanchi.

Il Ponte sospeso per raggiungere la città
Per via della precarietà del borgo, Civita di Bagnoregio è raggiungibile solo a piedi, camminando su un ponte sospeso a 300 metri di altezza. Il ponte è una delle prime attrazioni della cittadina, una via che conduce alla perla dei calanchi, regalando ad ogni passo scorci incantevoli resi ancora più suggestivi dai giochi di luce che si riflettono sulle rocce tufacee dell’altura. Intorno a voi, le valli laziali si estendono in tutta la loro bellezza, un paesaggio scavato dall’azione della pioggia e del vento che conserva ancora oggi tutto il fascino di millenni di cambiamenti. La salita al borgo non è una passeggiata per via della pendenza del ponte; ma una volta arrivati al cospetto della Porta Santa Maria verrete ripagati da ogni fatica.

Porta Santa Maria
Una volta attraversato il ripido ponte e aver ammirato il panorama circostante, si fa un tuffo nel passato entrando dalla famosa porta tufacea di Civita. Porta Santa Maria, anche detta Porta della Cava, è l’unico accesso alla città. In passato erano presenti cinque porte, ma a causa dell’erosione sono diventate inutilizzabili. La Porta Santa Maria è riccamente decorata da una coppia di leoni che artigliano le teste di due uomini, in memoria dei tiranni di Orvieto che furono sconfitti dagli abitanti del borgo. La porta monumentale è il luogo che permette di immergersi in questo luogo senza tempo, l’unica via che con tenacia ha resistito agli eventi che nei secoli hanno decimato la popolazione del borgo. Non potrebbe esserci modo migliore di iniziare la visita di questo borgo millenario.
La piazza principale e la Chiesa di San Donato
Superata la Porta di Santa Maria, si entra nel cuore del borgo. A pochi metri dall’ingresso si incontra il primo monumento di Civita di Bagnoregio: la Chiesa di San Donato. La chiesa affaccia sulla piazza principale della città e custodisce un importante crocifisso ligneo realizzato nel Quattrocento dalla scuola di Donatello. L’importanza del crocifisso è legata anche alla cerimonia del Venerdì Santo, quando viene adagiato su una bara e portato in processione all’interno del borgo. Il crocifisso non è l’unico elemento artistico presente all’interno della chiesa romanica; da vedere c’è anche un meraviglioso affresco della scuola del Perugino. La piazza in cui è situata la chiesa ha un aspetto davvero particolare; il suo pavimento è infatti privo di pavimentazione ed è costituito da un misto di terra rossa e sassolini, che lo rende uno scenario molto simile a quelli medievali.

I palazzi rinascimentali
Camminando all’interno di Civita di Bagnoregio si incontrano diversi palazzi rinascimentali di notevole interesse artistico e storico. Tre di questi sono i Palazzi dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni. La loro presenza spicca tra le viuzze del borgo, caratterizzate da case basse, con scalette (dette profferli) e balconcini tipici dell’architettura medievale della provincia di Viterbo. Il Palazzo Alemanni viene utilizzato per mostre e convegni durante il periodo estivo, diventando un importante centro culturale per gli abitanti del borgo. Inoltre, all’interno di questo splendido palazzo rinascimentale è presente il Museo Geologico e delle Frane, un piccolo percorso attraverso la storia del borgo.
Il Museo geologico e delle frane
Il Museo geologico e delle frane è una delle attrazioni più interessanti del borgo, soprattutto se siete interessati a conoscere la storia di Civita di Bagnoregio e del suo territorio. Nel museo viene presentata in termini geologici la lotta per la sopravvivenza che il borgo ha dovuto affrontare nel corso dei secoli. Vengono inoltre descritte le frane e i terremoti avvenuti nella zona testimoniati da fossili e reperti conservati nelle diverse sale del museo. Il piccolo museo è suddiviso in 4 sale, dedicate rispettivamente alle frane, ai fossili, alla storia e a Civita di Bagnoregio. Nonostante si tratti di un museo di piccole dimensioni, è molto apprezzato per la sua completezza e per la cura nei dettagli. Il biglietto d’ingresso ha un prezzo di soli 3 euro e può essere abbinato ad una visita guidata.
La Grotta di San Bonaventura
Dal Belvedere si accede alla Grotta di San Bonaventura, un’antica tomba ricavata dalla roccia tufacea a strapiombo sulla valle sottostante. La piccola grotta prende il suo nome da un famoso santo della zona che da bambino venne guarito e benedetto da San Francesco d’Assisi, invocato dalla madre del piccolo. Da allora, Bonaventura da Bagnoregio divenne un religioso e teologo di grande importanza, tanto che divenne cardinale e viene ad oggi considerato tra i più importanti biografi di San francesco d’Assisi. La piccola tomba dall’aspetto tipico etrusco, è oggi un importante luogo di ritrovo per i religiosi, soprattutto nel giorno 15 luglio, durante il quale si festeggia la festa del santo.
La vista sui “Ponticelli” dalla Rupe Orientale
Se volete ammirare un panorama davvero emozionante, vi consiglio di andare alla Rupe Orientale di Civita di Bagnoregio, dal quale si ammira l’incredibile spettacolo dei “ponticelli”. Si tratta di enormi muraglioni naturali scavati nell’argilla che ricordano ancora una volta la storia del borgo e la sua eterna lotta contro l’erosione del terreno sottostante. Millenni di azione degli agenti atmosferici ci permettono oggi di ammirare questa meraviglia della natura e di conservare alcuni degli scatti più belli della zona.
Il Giardino del Poeta
Un altro punto panoramico da non perdere durante una visita a Civita di Bagnoregio, è il Giardino del Poeta. Si tratta di uno dei belvederi più affascinanti del borgo, immerso nel verde di un giardino curato e tranquillo. Da qui potrete ammirare la Valle dei Calanchi da un’altra angolazione e scattare splendide fotografie ai giochi di luce che si formano al tramonto, quando le rocce si colorano di mille sfumature di arancio. Per il mantenimento del giardino è gradita una piccola offerta all’entrata o l’acquisto di un gustoso prodotto tipico biologico nell’Azienda Agricola Campomoro. In questo luogo incantato e romantico, è presente anche una “panchina del bacio”, un’idea simpatica molto amata dalle coppie.

Dove e cosa mangiare a Civita di Bagnoregio: piatti tipici e ristoranti
Se siete alla ricerca di un luogo dove mangiare a Civita di Bagnoregio, sappiate che questo piccolo borgo è pieno di sorprese. La cucina locale è antichissima e stupisce per i suoi sapori semplici e genuini, tipici della cucina umbro-laziale. I piatti tipici da gustare in uno dei tanti ristoranti del borgo sono i pisciarelli, tipici spaghettoni conditi con tartufo nero, le fettuccine al sugo di interiora di pollo e la minestra di ceci e castagne.
Camminando nel centro storico, troverete numerosi bar e ristoranti dove fermarsi a pranzare. Tra i più frequentati, il ristorante Alma Civita è famoso per i suoi magnifici scorci e per la sua sala scavata nel tufo. Altri locali dove assaggiare piatti tipici della zona sono Il Pozzo dei Desideri e l’Hostaria La Cantina. Noi abbiamo pranzato da La cantina di Arianna: cibo ottimo, prezzi onesti e personale estremamente cortese. Se invece volete fare un aperitivo a base di buon vino locale, allora potreste provare il Wine Bar Profili di Vini.

Prezzi e Biglietteria
Per entrare all’interno di questo piccolo borgo è richiesto un biglietto d’ingresso che ha lo scopo di aiutare la conservazione e il restauro di Civita di Bagnoregio. Grazie al piccolo contributo di 3 euro, il borgo potrà continuare a vivere e ad essere visitabile, mantenendo intatta la sua architettura centenaria. Ricordate che il prezzo dei biglietti sale a 5 euro il sabato, la domenica e nei giorni festivi e prefestivi. I biglietti sono acquistabili alla biglietteria posta all’ingresso del borgo, non distante dal parcheggio.
Quando visitarla
Quando visitare Civita di Bagnoregio? Non esiste un periodo specifico in cui visitare questo borgo senza tempo. La sua bellezza è apprezzabile tutto l’anno e con qualsiasi condizione climatica. Le estati sono romantiche, soprattutto in tarda serata, quando le luci iniziano ad illuminare le piccole piazzette del centro. La primavera è un buon periodo per via del clima mite, che vi farà godere la visita del centro in totale tranquillità. Anche l’autunno non è da meno, con i suoi magnifici colori che invadono le vallate circostanti, rendendo Civita di Bagnoregio un luogo quasi fatato. Infine, vi consiglio di visitare il borgo nel periodo del Venerdì Santo, che vi permetterà di partecipare alla famosa processione del Crocifisso Ligneo simbolo della cittadina e custode di antiche leggende popolari.

Come arrivare a Civita di Bagnoregio e dove parcheggiare
Abbiamo parlato di come raggiungere Civita di Bagnoregio a piedi, partendo dal parcheggio e proseguendo sul ponte sospeso. Ma come arrivare a Civita di Bagnoregio in auto? Per chi viene da nord ci sono diverse soluzioni. La prima è quella di seguire l’Autostrada A1 in direzione di Roma e uscire ad Orvieto. Da qui si seguono le indicazioni per il borgo. La seconda alternativa è quella di percorrere la strada SS2 Cassia e, all’altezza di Montefiascone, prendere la SS71 Umbro-Casentinese. Dopo 15 Km dovrete girare a destra e continuare sulla strada che vi condurrà a Civita. Se invece provenite da sud, prendete l’autostrada A1 e uscite a Orvieto. Da qui proseguite sulla statale fino al borgo.
Una volta arrivati a destinazione, dovrete lasciare la vostra auto fuori dalla cittadina. A valle c’è un grande piazzale a pagamento dove parcheggiare. I parcheggi per auto e moto hanno un prezzo di 2 euro l’ora o 10 euro a giorno. Dal parcheggio potrete proseguire a piedi oppure prendere una navetta che porta direttamente all’imbocco del ponte al prezzo di solo 1 euro. In alternativa si possono seguire le indicazioni per il Belvedere, all’ingresso del quale si trovano ulteriori posti auto e moto a pagamento.
Dove dormire a Civita di Bagnoregio e dintorni
A Civita di Bagnoregio non mancano gli alberghi e i B&B dove pernottare. Alcuni si trovano nel centro storico, altri sono situati appena fuori dal borgo o in qualche paese vicino. È possibile trovare hotel e B&B, oltre che alcuni affittacamere nel centro storico. Altre località dove pernottare a poca distanza dal borgo sono Bagnoregio, la frazione dove è presente anche il parcheggio, e Lubriano.
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