Trekking e Cinghiali: cosa fare quando si incontra un ungulato sul sentiero

Quella dei cinghiali è ormai una vera e propria esplosione demografica. Capita sempre più spesso, infatti, di imbattersi in video che li riprendono mentre si aggirano per le vie delle città o per i sentieri di campagna. Questa situazione sta diventando sempre più problematica e inizia ad avere molte ripercussioni negative, in particolar modo sulle coltivazioni. Inoltre sempre più persone si sentono minacciate e hanno timore di passeggiare in zone di campagna o di andare a fare trekking. L’intento di questo articolo non è demonizzare i cinghiali, che sono animali a mio avviso bellissimi e più di una volta sono rimasta ad osservarli da lontano, ma ragionare sulle problematiche che si stanno delineando in questi anni. Come possiamo convivere serenamente senza averne paura? Impariamo quindi a conoscere i cinghiali e a capire come comportarci per evitarli o in caso di incontro sia su sentieri che in città.

INDICE

Cinghiali: impariamo a conoscerli 

I cinghiali sono animali molto primitivi, nel senso che i loro tratti si sono mantenuti pressochè inalterati per milioni di anni. La loro struttura ossea massiccia, la dentatura completa e lo stomaco non diviso in camere sono elementi che testimoniano la loro conservazione nel corso del tempo. Eppure, sono bestie decisamente vincenti nel “gioco” della selezione naturale, in quanto riescono a riprodursi rapidamente e ad adattarsi alle condizioni ambientali più svariate.

Qual è il segreto di tanto successo? In primis, i cinghiali sono animali onnivori: una dieta così ampia permette di trovare risorse diverse ed abbondanti in qualsiasi situazione. Inoltre, il loro potenziale riproduttivo è altissimo: una femmina partorisce circa 4-7 cuccioli per figliata e talvolta può generare due figliate all’anno. In condizioni particolari, poi, anche femmine che non hanno ancora raggiunto l’età riproduttiva potrebbero ovulare e riprodursi.

Altro fattore determinante è la loro capacità di adattarsi ad ambienti diversi e anche di resistere a perturbazioni improvvise. Infine, possiedono un’elevata capacità di dispersione: sono in grado di compiere grandi spostamenti, alla ricerca di zone più idonee, che offrano maggiori opportunità alimentari e riproduttive. 

L’aumento demografico negli ultimi anni

Se i cinghiali sono per natura capaci di adattarsi a tutto e di riprodursi in quantità elevate, altri fattori aggiuntivi, spesso antropici, hanno causato una vera invasione di ungolati. Tracciare con precisione l’aumento demografico degli ungolati al passare degli anni non è molto semplice, almeno per quanto riguarda l’Italia. I dati disponibili del monitoraggio, infatti, sono purtroppo molto scarsi.

Tuttavia sappiamo che gli abbattimenti annui dal 1982 ad oggi sono aumentati notevolmente: da 50.000 a ben 300.000. In alcune regioni d’Italia, come la Liguria, la situazione sta diventando davvero insostenibile. Ormai ci sono oltre 40.000 ungolati e 26.000 abbattimenti. Questi numeri sono improponibili e la preoccupazione è dovuta soprattutto alle aree dedicate all’agricoltura

Si tratta di un fenomeno europeo, ad esempio in Belgio questo valore è aumentato di 4,4 volte dal 1992 al 2012, e di 3,8 volte in Austria. La crescita demografica, inoltre, presenta fluttuazioni annue e quinquennali e ciò è dovuto alla fruttificazione degli alimenti principali dei cinghiali, ossia ghiande e faggiole.

Cuccioli di cinghiale
Cuccioli di cinghiale – Photo by Pixabay

Le cause

Ma quali sono le cause di questo incremento costante? Le ragioni sono essenzialmente di natura antropica. Prima di tutto, la transizione dall’ambiente di campagna alle città ha comportato l’abbandono di estese aree dedicate alle coltivazioni. Queste zone abbandonate in molti casi hanno subito un processo di rinaturalizzazione e qui i cinghiali hanno prosperato. Dal 1990 al 2015 la copertura forestale in Europa è incrementata di ben 175.000 km². Una delle coltivazioni più aumentate è quella del mais, che è un alimento molto amato dai cinghiali. Si tratta di una causa indiretta, ma vi sono anche altre ragioni più dirette, come le pratiche di foraggiamento artificiale e le ripopolazioni ad opera dell’uomo

Un’altra causa rilevante è quella del riscaldamento globale. Con l’aumento progressivo delle temperature, infatti, gli inverni sono più brevi e meno rigidi. I cinghiali sono molto sensibili al freddo e quindi con le nuove temperature miti riescono a sopravvivere meglio e a riprodursi maggiormente. Inoltre le stagioni vegetative sono prolungate e questo implica una maggiore disponibilità alimentare per gli ungolati, soprattutto di ghiande e faggiole. 

I possibili pericoli

Quali sono i pericoli di questa abbondanza spropositata di cinghiali? Queste specie si rivelano estremamente dannose per l’agricoltura e le perdite economiche che ne conseguono sono sempre più ingenti. Per esempio, in Francia il numero di indennizzi per danni è aumentato da 2,5 a 32,5 milioni di euro dal 1973 al 2008. Il danno è anche ambientale, poichè i cinghiali predano altre specie e i nidiacei, apportando una diminuzione della biodiversità dell’ecosistema.

Gli stessi cinghiali invece non hanno molti predatori nelle zone in cui diffondono il proprio areale, quindi diventano specie dominanti poichè la loro densità non viene scremata in alcun modo. I cinghiali inoltre sono serbatoio di malattie per gli animali domestici e causano incidenti stradali, proprio perchè ormai scendono sempre più a valle e fino in città. Per questa ragione in molti sono sempre più spaventati all’idea di avventurarsi in sentieri per fare trekking o anche solo per le strade di città dove sono stati avvistati. Vediamo cosa fare in caso di un incontro e come difendersi dai cinghiali.

Dove è più probabile incontrare cinghiali? 

Come già evidenziato, i cinghiali sono capaci di insediarsi in qualsiasi ambiente e il loro areale è molto espanso. Tuttavia, vi sono degli ecosistemi in cui è più facile incontrarli e che quindi andrebbero evitati. Si tratta principalmente delle zone con boschi di faggi e di querce, dal momento che sono molto ghiotti di faggiole e ghiande. Per quanto riguarda le alte quote, è molto difficile incontrare ungolati, anche se ci sono stati degli avvistamenti fino a 3000 metri di altezza, al Parco dello Stelvio. Tuttavia si tratta di casi molto isolati e questi ambienti sono certamente più sicuri. 

Trekking e cinghiali - come comportarsi
Photo by Danny Kroon on Unsplash

Come evitarli 

La prima cosa da fare per evitare i cinghiali, pertanto, consiste nell’evitare queste zone dove sono presenti in densità maggiori. Conviene quindi conoscere con precisione il tipo di ambiente che si andrà ad esplorare, cercando informazioni su mappe e su siti web. 

Trekking: evitare i cinghiali lungo il sentiero 

Se vi trovate lungo un sentiero durante il trekking e avete timore di incontrare cinghiali oppure li avete sentiti in lontantanza, per evitarli è sufficiente fare rumore. Questi animali di fatto sono molto più spaventati di noi ed è molto raro che aggrediscano l’uomo. Per farsi sentire, una buona idea consiste nel camminare a passi pesanti oppure picchiettare sui tronchi degli alberi con un bastone o con i bastoncini da trekking. Questa strategia generalmente li allontana. 

Come comportarsi in caso di incontro con cinghiali 

Nel caso di incontro, invece, la situazione cambia. La prima cosa da non fare assolutamente è scappare via e dare le spalle all’animale o al branco. É un comportamento effettivamente difficile da adottare in una situazione come questa, poichè inevitabilmente ci si sente in pericolo e si tende a fuggire per mettersi in salvo. Tuttavia, mantenere la calma e i nervi ben saldi è l’unica possibilità per avere la meglio. Un comportamento di fuga, infatti, spaventerebbe il cinghiale, che si sentirebbe minacciato e reagirebbe con aggressività. Inoltre correre via non porterebbe molto lontano, in quanto la velocità dell’ungolato è decisamente maggiore di quella dell’uomo, quindi si verrebbe raggiunti e attaccati.  Fermarsi e restare nello stesso punto, in tranquillità, dovrebbe portare l’animale ad allontanarsi da sè, in quanto non ci percepisce come pericolo. Dopo di che, è importante osservare e compredere il livello di rischio in cui ci si trova.

Valutare il grado di pericolo

Il grado di pericolo varia a seconda della situazione: un cinghiale singolo, un gruppo, una madre con i cuccioli. Quest’ultima situazione è la più critica, pochè l’animale tende ad essere più aggressivo del normale al fine di proteggere la sua prole.

Cinghiale con cuccioli
Come comportarsi quando si incontra un cinghiale con i cuccioli – Foto di Alexas Fotos da Pexels

Il livello di rischio dipende anche dalle vie di fuga disponibili, sia per noi che per l’animale. In un sentiero queste saranno molteplici, perciò è il caso meno pericoloso poichè l’animale non si sente in pericolo e quindi tende ad allontanarsi spontaneamente. La situazione si complica quando si è in un ambiente più limitato, come un canalone o una città, che potrebbe avere dei vicoli ciechi. In questo caso, il cinghiale si sente più minacciato e l’incontro può diventare pericoloso. La strategia migliore da adottare consiste nel trovare un posto in cui ripararsi, preferibilmente alto, così da non poter essere raggiunti dall’animale. Un esempio potrebbe essere un albero su cui aggrapparsi oppure un muretto su cui arrampicarsi, arrivando ad un’altezza di almeno un metro. Questo considerando che comunque i cinghiali sono estremamente agili, quindi l’obiettivo non è sfuggire, ma daro loro una via di fuga per allontanarsi.

Cosa fare quando si è a passeggio col cane

Una situazione particolarmente critica potrebbe essere quella in cui si è in compagnia di un cane. In questo caso l’esito dell’incontro dipende essenzialmente dal comportamento e dalla reazione del cane. Nel caso in cui questo sia ben educato alla socialità e interagisca bene con gli altri animali, il pericolo è molto ridotto. Se invece il cane inizia ad abbaiare o ringhiare alla vista del cinghiale, potrebbero insorgere dei seri problemi e tenere il cane al guinzaglio potrebbe non essere sufficiente. I cani infatti sono molto simili ai lupi, che sono i predatori naturali dei cinghiali. É molto importante quindi educare i propri animali alla socialità e abituarli ad interagire pacificamente con i suoi simili e anche con altre specie. 

Trekking col cane
Cosa fare quando si è a passeggio col cane – Photo by Wilfried Santer on Unsplash

Imparare a convivere con i cinghiali

É bene conoscere questi pochi e semplici consigli per la propria incolumità, tuttavia bisogna tener presente che gli attacchi all’uomo da parte dei cinghiali sono davvero molto rari. Sono essi stessi, infatti, a temere l’uomo e nella maggior parte dei casi si allontanano pacificamente. Solo in caso di assenza di vie di fuga o presenza di altri animali potrebbero sentirsi sotto pressione e mettere in atto comportamenti aggressivi. 

La cosa più importante da ricordare è che questi animali sono parte della natura come lo siamo noi, o forse anche più di noi. É nostro dovere rispettarla nella sua interezza: piante, acqua, rocce, animali. Il rispetto per tutto quello che fa parte del nostro pianeta è la base per una convivenza pacifica e priva di pericoli.

Trekking e cinghiali - come fare quando si incontra un ungulato sul sentiero

2 commenti su “Trekking e Cinghiali: cosa fare quando si incontra un ungulato sul sentiero”

  1. Complimenti. Articolo molto ben realizzato e per quanto la mia esperienza possa fare fede, corrispondente al vero. Il mio mestiere e le mia passione per la moto, mi portano spesso a stretto contatto con questi animali, ed in tutte le circostanze descritte nell’articolo sia di giorno che di notte.
    Nei miei incontri più o meno ravvicinati, le reazioni dei cinghiali sono sempre state quelle descritte. Non abbiamo mai subìto un attacco, mai avuto un problema ne io né il mio cane. Con la conoscenza la consapevolezza ed il rispetto, è più facile anche evitare o limitare le probabilità di incontri semplicemente osservando meglio il territorio in cui ci addentriamo. Chiaramente parlo della realtà territoriale in cui vivo io, bassa toscana, dove ancora non siamo arrivati con i cinghiali nei centri urbani, ma si incontrano sovente e come è giusto che sia nel loro habitat naturale, cioè dentro boschi o comunque zone di campagna e di collina. Per spostarsi alla guida ovviamente occorre fare comunque molta attenzione. E qui parlo da motociclista che usa molto la moto anche per svago, per dodici mesi all’anno, dati i bei paesaggi che la zona in cui vivo offre anche spostandosi di poco. La strada che attraversa un bosco è in effetti e comunque una strada dentro a un bosco con tutti i rischi che questo comporta. Dietro ogni curva potrebbero trovarsi infatti un sasso, un ramo caduto, del fogliame ma naturalmente e spesso anche uno o più cinghiali. E anche qui vale la stessa semplice regola: consapevolezza. Quando guidi in un bosco devi essere consapevole che puoi trovarne uno, ma anche molti di piu in mezzo alla carreggiata. E di notte specialmente non è neanche troppo immediato distinguerli per quanto sembri assurdo da credere. Il loro colore li mimetizza parecchio nel contesto, specie quando sono a bordo strada o nelle fossette, in più possono muoversi con inaspettata rapidità. Ma sei vai più piano e stai più attento, la fortuna ti aiuterà anche stavolta a vederli per tempo, e limitare molto i rischi. Se corri come su una pista, aumenti esponenzialmente il danno derivante dalla medesima probabilità che hai di incrociarli per la strada a tuo svantaggio, quindi sale in zucca sempre. Un saluto chi s’è letto tutto il mio pippone. Non so nemmeno su che sito mi trovi, ho semplicemente aperto un articolo in Google, ed avevo voglia di scrivere due righe per dire la mia. Ciao.

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    • Ciao Francesco! Grazie per esserti preso il tempo per leggere l’articolo e soprattutto lasciare questo bel commento! Sono anch’io motociclista, oltre che appassionata di trekking e di natura, e concordo con tutto quello che hai detto. Sia che si tratti di un giro in moto che di una passeggiata, alla base di tutto ci stanno consapevolezza delle nostre azioni e rispetto per ciò che circonda. Ti auguro una buona giornata e spero di ritrovarti su questo sito!

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