Per cosa è famosa la Lapponia e perché vale la pena visitarla

La Lapponia è uno dei posti più belli da visitare se si ama la natura. Si tratta di uno di quei luoghi che, per la loro atmosfera così particolare, una volta visitati restano impressi nella mente a lungo. Molti sentono parlare della Lapponia e pensano che si tratti di una località confinata all’interno di un solo paese ma in realtà con questa regione si indica una terra divisa tra 3 Stati, la Finlandia, la Svezia e la Norvegia. Si trova all’interno del Circolo Polare Artico ma, pur essendo una regione molto ampia, con una superficie di più di 100.000 chilometri quadrati, i suoi paesaggi possono cambiare molto da uno Stato all’altro.

Per che cosa è famosa la Lapponia

La Lapponia, situata al nord della Scandinavia, è rinomata per la sua straordinaria bellezza naturale e per essere uno dei luoghi migliori al mondo per sperimentare l’incanto dell’inverno artico. La terra di Babbo Natale affascina i visitatori con i suoi paesaggi mozzafiato, caratterizzati da ampie distese di foreste innevate, laghi ghiacciati e spettacolari aurore boreali che danzano nel cielo notturno.

Inoltre questa regione, sia che la si visiti da sé sia che ci si affidi a un’agenzia (Stograntour, specializzata in viaggi d’avventura, mostra un esempio di tour in Lapponia) offre la possibilità di svolgere diverse attività e vivere esperienze uniche, come gite con la slitta trainata da cani husky o renne, escursioni con le ciaspole e, per i più coraggiosi, il pernottamento in un igloo di ghiaccio sotto il cielo stellato.

Inoltre, in questa regione sono presenti la montagna più alta e il lago più profondo della Svezia. Insomma, ci sono diverse ragioni per cui la Lapponia è famosa e per cui un turista potrebbe essere molto interessato a visitarla.

Lapponia
Tutti i motivi per cui è famosa la Lapponia – Foto di 66 north su Unsplash

Le stagioni per gli abitanti della Lapponia

Oltre alle sue bellezze e alle esperienze che un visitatore potrebbe viverci, questa terra ricca di tradizioni riserva anche delle curiosità che costituiscono un motivo in più per visitarla. Ad esempio, per gli abitanti della Lapponia le stagioni si dividono in otto periodi dell’anno. Ci sono l’inizio della primavera, la primavera piena, l’inizio dell’estate e poi l’estate vera e propria, l’inizio dell’autunno e l’autunno, l’inizio dell’inverno e l’inverno a tutti gli effetti.

Per fare un esempio, marzo e aprile rappresentano l’inizio della primavera. È un passaggio che si vede in maniera molto velata, perché la neve c’è ancora, però si intravedono calore e luce dopo tanti mesi di clima invernale. In questo periodo gli allevatori di renne spostano il bestiame dai pascoli invernali, portandole nei boschi.

Il sole di mezzanotte e la notte polare

La Lapponia, come già anticipato, è una meta ideale anche per chi desidera assistere in prima persona ad alcuni fenomeni naturali particolarmente affascinanti, come ad esempio il sole di mezzanotte e la notte polare. Questi due avvenimenti si possono osservare proprio grazie alla posizione geografica della Lapponia, anche se in merito alla notte polare è giusto precisare che viene definita ‘lieve’ dagli esperti, perché alle latitudini della regione non si verifica nella sua totalità.

In Lapponia possiamo assistere anche a quello che viene chiamato ‘twilight’: il sole arriva sopra l’orizzonte per circa due o tre ore e, quando tramonta, il cielo si colora di sfumature meravigliose. Questo fenomeno è conosciuto anche come ‘l’ora blu’.

L’aurora boreale si può osservare per circa 200 notti. Il sole di mezzanotte si osserva da maggio a luglio, quando l’astro non scende mai sotto l’orizzonte.

I miti e le leggende sull’aurora boreale

Ci sono anche alcuni miti e leggende legati all’aurora boreale che fanno parte della tradizione culturale della Lapponia. Secondo uno di questi antichi miti, l’aurora boreale sarebbe creata da una volpe la quale, correndo sulle alture, colorerebbe il cielo con delle scintille provocate dal contatto della sua coda con la neve. Secondo un’altra leggenda, invece, le luci sarebbero i riflessi di scudi e di armature di alcune guerriere.

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