La natura è in grado di sprigionare tutta la sua potenza ed energia in mille forme: le distese desertiche, la profondità degli oceani e delle loro onde possenti, l’immensità dei ghiacciai… Per quanto mi riguarda, una delle visioni più incredibili e che fanno provare grandi emozioni è sicuramente quella delle cascate.
Non bisogna necessariamente pensare alle Cascate del Niagara o giungere presso destinazioni dall’altra parte del mondo per contemplare la loro magnificenza. Infatti, proprio qui nel Nord Italia, e più precisamente in Valle d’Aosta, a La Thuile, si possono visitare le famosissime Cascate del Rutor.
Sono tre imponenti salti d’acqua che sgorgano dall’omonimo ghiacciaio, precedute da un bosco quasi fiabesco che bisognerà percorrere per raggiungerle.
Il percorso potrebbe sembrare a tratti un pò faticoso se desiderate vederle tutte, ma ne vale davvero la pena. È stato anche costruito un ponte di legno in prossimità della terza cascata da cui è possibile ammirare la sua bellezza in totale silenzio e tranquillità.
Scopri il sentiero e le informazioni utili per affrontare l’escursione alle Cascate del Rutor.
La leggenda del ghiacciaio del Rutor
Sono vari i racconti mitologici che si tramandano in Valle d’Aosta, ma una delle più famose è sicuramente quella legata al Ghiacciaio del Rutor. Esso prende il nome dalla Testa del Rutor, la montagna più alta che lo circonda, alta ben 3486 metri.
Quello che oggi è un’immensa distesa di ghiaccio, un tempo era un prato verde di un ricchissimo pastore valdostano, su cui pascolavano una grande quantità di mucche che riempievano altrettanti barili di latte.
Un giorno si presentò alla porta della sua ricca dimora un mendicante, che chiese al proprietario di casa una scodella di latte per la sua povera famiglia. La sua reazione non fu assolutamente gentile, tant’è che disse “piuttosto che concederti del latte, lo rovescio tutto sul prato!”. E così fece.
Il mendicante rispose con tono di minaccia che quei prati sporcati di latte sarebbero diventati bianchi per sempre. Quando si allontanò, iniziò a nevicare copiosamente per giorni e a spirare un vento gelido, trasformando il bellissimo prato verdeggiante e soleggiato una distesa di ghiaccio che non si sciolse mai più.

Difficoltà del percorso
Una giornata di trekking alle Cascate del Rutor non risulta particolarmente faticosa, laddove decidiate di raggiungere solo la prima cascata e tornare indietro sul sentiero n.19. Anche la seconda cascata si riesce a raggiungere piuttosto facilmente, mentre la terza potrebbe risultare un pò più faticosa da raggiungere.
Il sentiero completo per le 3 cascate è indicato come di difficoltà E, quindi facile, ma sinceramente in alcuni tratti, successivi alla seconda cascata, io lo definirei di difficoltà intermedia. In prossimità della terza cascata, inoltre, sono presente alcuni punti che potrebbero risultare difficoltosi per chi soffre di vertigini.
L’intero percorso si snoda per 8 km, partendo da 100 m di dislivello fino ad arrivare a 600 m nei tratti più complicati.
Come raggiungere le Cascate del Rutor: sentiero ad anello
Le Cascate del Rutor si trovano a poca distanza da La Thuille, circa 3 km, nella località di La Joux. Importante sapere che la strada per La Joux viene chiusa al traffico nelle ore centrali della giornata. Esiste un servizio di navetta gratuita per arrivare all’imbocco del sentiero, altrimenti si può raggiungere direttamente a piedi posteggiando l’auto nel grande parcheggio che si incontra lungo la strada che da La Thuile sale verso La Joux.

Arrivati a La Joux dovrete imboccare il sentiero n.3. Guardando il Bar delle cascate, sulla sinistra, comincia il percorso.
Raggiungere la prima cascata è particolarmente facile e si raggiunge in circa 20 minuti di cammino su sentiero agevole.

Qui si può scegliere se tornare indietro (nel caso siate accompagnati da bambini piccoli o persone poco allenate), oppure proseguire il cammino verso la seconda cascata. Si raggiunge in un’ora circa di camminata (quindi altri 30-40 minuti di distanza dalla prima), lungo un itinerario che si snoda tra sassi e radici. Lo spazio per ammirarla è leggermente ristretto rispetto alla precedente, oltre ad essere scivoloso, ma sicuramente merita di essere raggiunta.
Poco distante, proseguendo verso il punto panoramico lungo il sentiero di destra per poche centinaia di metri, è possibile raggiungere uno scenografico ponte in legno posto proprio sopra la cascata.
La terza cascata si raggiunge percorrendo un ripido sentiero in salita. L’unico avvertimento che vi do per l’ultimo tratto, è che è particolarmente esposto, quindi potrebbe causare dei problemi a chi soffre di vertigini.
La particolarità che rende magico questo posto, oltre alla bellezza delle cascate, è il bosco verdeggiante in cui ci si addentra per raggiungerle, ricco di vegetazione rigogliosa e di conifere, che vi terrà al fresco soprattutto nei periodi estivi e caldi.

Percorso difficile: il Rifugio Deffeyes e i Laghi di Bellacomba
Giunti alla terza ed ultima cascata, avrete due alternative: tornare indietro sui vostri passi oppure conquistare la vetta, proseguendo il cammino. Se optate per la seconda scelta, vi troverete di fronte ad un bivio: a sinistra si raggiunge il Rifugio Deffeyes, a destra i Laghi di Bella Comba.
Se non si è degli esperti camminatori o amanti della montagna, non vi consiglio questo sentiero: è molto complicato, l’altitudine si inizia a sentire e il fiato potrebbe mancarvi (oltre ad essere presenti, a detta di chi li ha percorsi, alcuni tratti un pò esposti non adatti a chi soffre di vertigini).
Il dislivello si aggira intorno ai 780 metri.
A 2494 metri ecco sorgere il Rifugio Deffeyes, dove è possibile gustare piatti tipici valdostani e la famosa polenta e funghi.
Imboccando la destra del rifugio, si raggiungono i Laghi Bella Comba in un’oretta e mezza. Sono uno spettacolo che ricompensa sicuramente la fatica: di un colore azzurro intenso, incastonati nel gigante di roccia. Da qui si prende il percorso che comodamente porta a La Joux, tutta in discesa.
Informazioni utili
L’escursione alle Cascate del Rutor necessita di un abbigliamento adeguato. Innanzitutto, le scarpe da trekking sono importantissime, sia per evitare eventuali vesciche, sia perché rischiereste di scivolare sui massi a causa degli schizzi d’acqua che possono provenire dalle cascate. Consigli inoltre di avere sempre con sè una giacca a vento, si sa che le temperature in montagna possono cambiare rapidamente.
A La Joux si trova un bar proprio all’imbocco del sentiero n.3. Se preferite organizzare un bel pic-nic nella natura, presso le cascate ci sono alcuni angoli in cui fermarsi. Importante avere con sè una borraccia piena d’acqua fresca perché le fontanelle d’acqua potabile scarseggiano.

Dove mangiare
Stai cercando un posto dove mangiare a pranzo o a fine giornata? La cosa migliore è optare per un locale a La Thuile, un paese abbastanza grande e ricco di locali e ristoranti. In alternativa, sempre in paese, è possibile trovare diversi negozi di alimentari in cui fare un pò di spesa per preparare dei panini da mangiare lungo i sentieri.
Altrimenti, per comodità, potete optare per il bar che si trova all’imbocco del sentiero per le Cascate del Rutor, che si chiama Bar delle Cascate.
Come arrivare e dove parcheggiare
Da La Thuile si prosegue fino a La Joux, fuori dal Bar delle Cascate si trova uno spiazzo molto grande dove parcheggiare.
La strada per La Joux viene chiusa alle macchine dalle 9 alle 18. Nelle ore centrali della giornata bisogna quindi necessariamente parcheggiare prima, nell’ampio parcheggio situato proprio in prossimità della strada che sale verso La Joux, e proseguire a piedi.
In alternativa, esiste un servizio di navetta gratuito che conduce fino all’imbocco del sentiero n.3.

CASCATE spettacolari! Ci tornerò anche la prossima estate!
Eh si sono davvero belle! Anche a me piacerebbe tornarci presto!